
L’obiettivo era vincere, e la vittoria è arrivata. Quanta fatica, però, se si considera che l’avversario si giocava le ultime flebili possibilità di poter rimanere in corsa per la salvezza. Un Crotone che ha creato problemi alla Fiorentina nel primo tempo per dieci, quindici minuti, e lì poteva chiudersi la stagione della squadra viola.
Ci ha pensato Kalinic, con un gol in zona Cesarini, a tenere la Fiorentina ‘unita’ verso quell’obiettivo che si chiama Europa e che è ancora lontana, a oggi un miraggio.
Una Fiorentina che ha sofferto, e fatto soffrire, che non ha giocato un buon calcio, ma che ha creato tante palle gol. Otto, dieci. Il problema è che ancora una volta la squadra, in questo caso Kalinic, Tello e Ilicic, non sono riusciti a concretizzare quanto creato dai compagni.
E in un finale di stagione dove il bel gioco può passare anche in secondo piano, non riuscire a sfruttare le occasioni vorrebbe dire addio alle ultime speranze di Europa.
Resta il fatto che la Fiorentina ha vinto la prima delle ultime dieci partite del ‘patto’ tra società, squadra e allenatore, fatto alla vigilia del match contro il Crotone. Tutti uniti, il coro unanime. Anche per cercare di riconquistare i tifosi. Giusto, doveroso.
Semmai, uno si domanda come mai non sia stato fatto prima. Magari alla vigilia della gara di andata o ritorno contro il Borussia Mönchengladbach. In questa maniera, forse, qualcosa era stato salvato oppure qualcosa era ancora da salvare.
Adesso lo stop del campionato. Sarà l’occasione per cercare di recuperare forze, energie fisiche e mentali, anche se Sousa dovrà lavorare con un gruppo ristretto, visto che saranno via i nazionali. Sarà l’occasione di recuperare Bernardeschi, che ieri sera ha lasciato subito Coverciano a causa dell’infortunio alla caviglia. Giocatore che sarà fondamentale per il rush finale della Fiorentina.
In tutto questo la Fiorentina, Pantaleo Corvino, la squadra, Paulo Sousa, ricordano di guardare al presente. In società, però, si pensa anche al futuro. Lo dimostra l’incontro la settimana scorsa al centro sportivo viola tra lo stesso Corvino e Ariedo Braida, ds del Barcellona. Difficile pensare che possano aver parlato solo del futuro di Tello. Fiorentina che si sta guardando attorno per il nuovo allenatore (ci sarebbe da domandare cosa succederebbe se alla fine del campionato Paulo Sousa dovesse riuscire a portare questa Fiorentina in Europa…).
A Sassuolo sono convinti che davanti a una chiamata della Fiorentina il patron Squinzi lascerebbe partire Di Francesco. E con lui si dice che in viola potrebbero arrivare Politano e Acerbi. Difficile, impossibile pensare a Berardi. Resta viva l’alternativa Mazzarri. Mentre Giampaolo rimarrà alla Sampdoria. Sarri e Spalletti costano troppo, sia di cartellino che per la squadra che andrebbe allestita per le loro ambizioni, e non sembrano rientrare nell’allenatore tipo adatto alla Fiorentina e ai Della Valle. Semplici piace per l’ottimo campionato che sta facendo con la Spal, ma c’è chi lo considera ancora non pronto per una squadra come quella viola, che deve ripartire con un gruppo nuovo, da certezze e non da scommesse.
A Firenze in molti vorrebbero rivedere sulla panchina della Fiorentina Cesare Prandelli. L’idea sarebbe affascinante, ma chi decide di convincere Diego Della Valle e Pantaleo Corvino? Vedremo..