
Un agente era da solo sul secondo bus dei bergamaschi. E si era sparsa la voce di attacchi a tifosi viola al Mc Donald’s. Spaccatura tra le versioni netta
Con il passare delle ore, la frattura fra i resoconti della polizia e la versione degli ultrà bergamaschi su cosa sia successo sul raccordo di Varlungo, è sempre più netta, scrive La Nazione. Secondo la questura, i tifosi bergamaschi avevano intenzione di assaltare (con le aste che sono state sequestrate) un gruppo di viola che si trovava a mangiare al Mc Donald’s all’imbocco dell’autostrada di Firenze Sud. I supporter ospiti, secondo quanto riportato nella prima informativa consegnata venerdì in procura insieme alla notizia del sequestro delle aste, prima avrebbero cercato di far uscire i due autobus dal corteo, scortato dalle volanti e dai mezzi del reparto mobile, mentre si dirigevano verso il viadotto, per cercare un ‘contatto’ con i tifosi della Fiorentina. Poi avrebbero costretto gli autisti a fermarsi e tentato di scendere per attraversare la carreggiata e raggiungere il fast food.
Sempre secondo la polizia, sarebbe stato proprio a questo punto che gli agenti sono intervenuti, forse allarmati da un rallentamento della velocità del bus, e poi anche per difendere un loro collega che, dopo essere salito in precedenza a bordo per invitare il mezzo a ripartire, era rimasto «prigioniero», da solo, nel secondo pullman, dove sarebbe stato circondato e picchiato. Nei prossimi giorni sono attese integrazioni ai verbali della questura con ulteriori testimonianze.
Così riporta il Corriere Fiorentino: Era quasi l’una di notte e i dipendenti del fast food hanno raccontato alla Digos che i tifosi della Fiorentina erano facilmente visibili dall’esterno, anche perché c’è uno spazio del McDonald’s riservato agli automobilisti. Ed è proprio su quel lato, nella carreggiata opposta, che il primo pullman dei tifosi atalantini, diretto verso l’autostrada, si è fermato. Per la Digos, a questo punto, quello stop non è stato casuale: gli ultras neroazzurri avevano probabilmente un obiettivo, quello di andare a «caccia» di tifosi viola. Il verbale con le testimonianze dei dipendenti del fast food è stato trasmesso ieri in Procura.