
Nella sua presentazione il ghanese ha mostrato tutta la sua personalità. Lui e Badelj l’asse di esperienza per il gruppo viola. Ora ci si aspetta l’investimento più oneroso in entrata: finora spesi pochi soldi…
A piccoli passi la nuova Fiorentina sta prendendo forma. Dopo la presentazione a sorpresa di lunedì di Milan Badelj, ieri ai microfoni della stampa si è concesso Kevin Prince Boateng. Esperienza, forza fisica, duttilità e soprattutto personalità. “Una cosa che non mi manca è la personalità”, ha dichiarato il neo giocatore viola. Una dote dimostrata anche nello scegliere senza troppe titubanze la maglia numero 10.
Quella maglia che sembra ormai afflitta da una maledizione in casa viola. Dopo Mutu, nessuno è riuscito ad onorarla a pieno. Qualcuno ha fatto meglio, come Aquilani. L’ex Roma però ha avuto un rendimento altalenante, dato dai troppi infortuni, e soprattutto non era un fantasista ma un palleggiatore. Qualcuno ha illuso, come Bernardeschi. Federico quella maglia se l’era meritata per doti tecniche, ma si è fatto dimenticare in fretta a Firenze, tutti sappiamo perché.
Tanti, troppi, hanno toppato. Nell’ultimo decennio si possono citare vari Santiago Silva, Olivera, Eysseric e infine Marko Pjaca, forse il flop più clamoroso che ancora brucia nell’animo dei tifosi. Ora la maglia che fu dei De Sisti, Baggio, Rui Costa e Antognoni cadrà su Kevin Prince Boateng. Responsabilità non da poco, ma la personalità c’è e la carriera importante alle spalle pure.
I dubbi, casomai, riguardano la condizione fisica del ghanese. Se i problemi di natura comportamentale sembrano ormai alle spalle, il peso dell’età che avanza e gli ultimi sei mesi passati in panchina a Barcellona lasciano qualche incognita sul futuro rendimento di Boateng.
Come dichiarato dallo stesso giocatore, l’idea di Montella è schierarlo principalmente in attacco, da centravanti oppure da seconda punta (in caso di cambio modulo). Sembra essere la soluzione migliore guardando al tipo di giocatore che è diventato l’ex Milan, non più in grado di strappare con la palla al piede ma molto potente e con piedi buoni.
L’esperienza che avanza. Dopo Badelj, Boateng. E oggi alle ore 13 si presenta Lirola, finora unico vero e proprio colpo del mercato della Fiorentina, anche guardando in prospettiva. Non sarà l’ultimo, perché le parole di Pradè lasciano pochi dubbi: “Della squadra della scorsa stagione, in campo nella nuova Fiorentina ci saranno 2-3 giocatori”.
Il gioco dei nomi viene naturale: i tre che paiono certi del posto sono Milenkovic, Pezzella e Chiesa. Tra coloro che sono sopravvissuti allo stravolgimento di questa estate, dunque, occhio al mercato di Biraghi (che in caso di partenza andrà necessariamente rimpiazzato) e Benassi (al momento la sua cessione appare comunque improbabile, ma non è un titolare inamovibile nelle idee di Montella). Oltre a Simeone, che già oggi parte molto indietro nelle gerarchie.
La prima data importante è domani, 8 agosto, data di chiusura del calciomercato inglese che influirà su molte delle operazioni in bilico di tutto il resto d’Europa. La Fiorentina conta di vedere abbassati i prezzi di alcuni calciatori che sta puntando. Ecco perché la prossima settimana potrebbe riservare altre sorprese in entrata. Si parla dei nomi ormai noti di Demme e Berge per il centrocampo, col sogno Tonali sempre sullo sfondo. Per quanto riguarda l’esterno d’attacco, l’idea Politano, magari da inserire nell’operazione Biraghi, resta in piedi in vista dei saldi di fine mercato. La Fiorentina tornerà a fare un tentativo nelle prossime settimane. Ma attenzione a nomi che ancora non sono usciti, soprattutto nella zona degli esterni.
Insomma, occorrerà avere ancora pazienza. Per adesso, ad eccezione di Lirola, la Fiorentina ha chiuso due giocatori di sicura affidabilità e di grande esperienza, che non hanno bisogno di adattarsi al calcio italiano (nel caso di Badelj nemmeno all’ambiente fiorentino). Ad oggi, però, la Fiorentina non ha nemmeno speso tutto il tesoretto accumulato con le cessioni di Veretout, Hugo, Norgaard e Laurini. Anzi, se la Fiorentina inserirà l’obbligo di riscatto per Lirola (circa 13 milioni più eventuali bonus) nel bilancio del prossimo anno, i viola attualmente avrebbero speso circa 3 milioni di euro.
Dunque si aspetta ancora il grande investimento. Si vedrà se verrà compiuto a centrocampo oppure sugli esterni. Nel frattempo, la Fiorentina inizia a prendere le fattezze di una vera squadra. Una squadra che ha una voglia matta di stupire e di riscattarsi, dopo le bruttezze dell’ultimo campionato.