
Il gol alla prima giornata di campionato contro l’Avellino era il preannuncio della stagione di Gaetano Castrovilli, il classe 1997 di proprietà della Fiorentina in prestito alla Cremonese. Il talento di Canosa di Puglia è sicuramente il giovane che sta facendo meglio tra quelli in prestito di proprietà del club gigliato. La sua stagione in grigiorosso dice ad oggi 24 presenze, di cui la metà da titolare.
Cosa normale per un ragazzo al primo anno vero di Serie B, anche se a Bari qualche anno fa aveva già assaggiato il sapore della cadetteria. Dopo un girone d’andata passato soprattutto a subentrare dalla panchina per dare vivacità all’attacco dei lombardi nell’ultima mezzora, Castrovilli da febbraio ha convinto Attilio Tesser ha dargli piena fiducia, costringendolo anche a variare il modulo di gioco, passando dal 4-3-1-2 al 4-3-2-1 pur di farlo giocare.
Chi invece la fiducia non gliel’ha mai tolta è stato invece il ct dell’Under-20, Federico Guidi che lo ha sempre convocato sin qui con la selezione azzurra, avendolo conosciuto la scorsa stagione con la Primavera.
In questa stagione molti addetti ai lavori hanno tessuto gli elogi al talento pugliese, tra cui anche Zdenek Zeman, che ha sottolineato la tanta tecnica a disposizione dell’attuale numero 6 della Cremonese.
Un solo gol e quattro assist in questa stagione ma tante buone prestazioni a ridosso delle due punte, condite da verticalizzazioni, tunnel e colpi di tacco che lo mettono senza ombra di dubbio tra i giovani più promettenti del panorama calcistico italiano. La cosa che più colpisce nel vederlo all’opera è come riesca a giocare con così tanta eleganza, essendo comunque 180 cm dimostra ogni volta un’ottima tecnica nello stretto e buona visione di gioco. Uno stile di gioco che somiglia molto a quello degli enganche sudamericani come Kaka o Pastore, sarà anche per quella passione per il ballo e per il reggaeton che lo accompagnano da quando era giovanissimo.
Quest’estate con ogni probabilità farà il ritiro con la prima squadra della Fiorentina e potrebbe presentarsi l’occasione di rimanere, vista anche la poca qualità e fantasia messa in mostra sin qui dalla squadra di Pioli. Un giovane che ha colto subito l’occasione per mettersi in luce ,che ha fatto vedere in questa stagione una parte del suo talento, ma che può crescere ancora tanto, magari ricoprendo il ruolo di mezzala e imparando a sacrificarsi, diminuendo le pause dentro l’arco dei novanta minuti.
Corvino stravede per lui, Antognoni lo ha indicato come suo erede. Toccherà a Gaetano fare un ulteriore passo nel suo percorso di crescita per prendersi quella maglia viola, con la quale ha brillato per adesso solo a livello di Primavera.