
Il confronto sul pullman viola, poi la presentazione delle maglie con un mezzo sorriso. Infine il nuovo incontro tra Joe e Federico.
La giornata a New York della Fiorentina e di Chiesa si era aperta con un nuovo confronto dai toni decisi andato in scena sul pullman viola. Poi in serata, all’interno di Wall Street durante l’intervista rilasciata ai microfoni di Class CNBC, la tregua. Così scrive La Nazione. Da una parte il solito vulcanico Commisso, dall’altra il talento viola che per la prima volta volta ha fatto sentire pubblicamente la sua voce sulla vicenda, rimandando la questione a quando sarà tornato in Italia: «Ora penso ad allenarmi al cento per cento per tornare in forma, poi tratteremo tutte le questioni del caso attorno a un tavolo ma non ci sono problemi perché siamo una grande famiglia. Le decisioni sono rimandate, ma non c’è alcun problema».
FERMA INTENZIONE. Toni più concilianti rispetto a quando era trapelato durante il vertice sul pullman presenti il giocatore, Joe Barone, Antognoni e Dainelli. La squadra era già scesa per raggiungere il molo e imbarcarsi per la gita sul fiume Hudson, insieme al presidente Commisso che non aveva partecipato al summit. Sullo sfondo sempre la Juventus, ‘gelata’ dallo stesso tycoon prima sul battello che aveva accompagnato la squadra sul fiume Hudson per un giro attorno a Manhattan. «Di trattenere Chiesa l’ho detto dal primo giorno, l’intenzione c’è sempre stata, l’ho sempre detto. E penso che lo farò – aveva detto Commisso in diretta a Sky –. Quando ho comprato la Fiorentina, ho comprato tutta la Fiorentina e non un solo giocatore. Io voglio trattare tutti i giocatori con rispetto, come meritano, ci vuole rispetto reciproco tra me e loro, come faccio con i miei dipendenti».
PRIMO SORRISO. Nel pomeriggio la presentazione della maglia con Chiesa protagonista. E’ stato quello il momento del primo sorriso, con a fianco Barone. E proprio l’uomo forte del presidente è intervenuto a sua volta per dare l’esatto contorno della vicenda: «Chiesa è stato il primo scelto per la presentazione della maglia. Con lui non c’è problema, fin dal primo giorno è stato detto quello che vogliamo. Dobbiamo smetterla con questa storia, lui è della Fiorentina e resta alla Fiorentina». Spenti poi i riflettori dei media, Barone e Chiesa sono rimasti ancora a parlare sul belvedere della nave, mentre il resto della squadra e Commisso sono andati a pranzo. Un colloquio pare più cordiale, allontanando lo spettro della Juventus.