
Attenuanti sì, ma non per una figuraccia come quella di Cagliari. L’allenatore in discussione, Federico non è sereno. Squadra senza orgoglio.
Una città, una tifoseria raggelati. Ieri Firenze si è svegliata incredula, nessuno aveva promesso un campionato di vetta, ma la figura fatta a Cagliari è apparsa insopportabile. Va bene perdere, ma essere «schiacciati» e ridicolizzati no. È stata data immensa fiducia a Commisso e pure ai suoi uomini. Al Franchi ci sono sempre oltre trentamila spettatori nonostante la scarsa «ospitalità» dell’impianto. Ma l’orgoglio questo sì, questo la città l’ha sempre preteso e a Cagliari nessuno lo ha visto. Rientrerà Ribery, ma sarebbe un errore appoggiarsi tutti al solo campione francese. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
ABBIAMO SBAGLIATO, TUTTI. È vero che la Fiorentina è giovane, ma è stata una scelta condivisa e che da sempre piace alla tifoseria. Proprio per questo sono stati presi alcuni giocatori di grande esperienza a fare da… professori e poi toccherebbe a Montella. «Non siamo stati un bel vedere – ha commentato ieri il tecnico su Instagram – non cerchiamo alibi. Abbiamo sbagliato più di qualcosa, tutti, soprattutto nell’approccio». Ci si mette anche lui, insomma. «Qualche giorno di stop sarà utile per capire errori, resettare e ripartire. Con la stessa identica convinzione che ci ha portati in una zona ambiziosa di classifica. Siamo vivi e siamo abbastanza arrabbiati per lo schiaffo. Forza Fiorentina, il futuro non può che essere viola». Ora ci è finito pure lui sulla graticola di chi sta in discussione. La squadra sembra appesantita, non ha un gioco fluido, è concentrata sulla necessità o meno di una punta-punta. L’unica nota positiva a Cagliari è stato il risveglio, seppur tardivo, di Vlahovic. Proprietà, dirigenti e tecnico sono chiamati a un esame fondamentale. Parlare con Chiesa, scegliere la soluzione migliore per l’attacco, valutare se arricchire la rosa a gennaio e richiamare tutti a una risposta sul campo, a Verona.
PROCESSO VIOLA. E così tutti sono finiti sotto processo. Le attenuanti ci sono. Fiorentina giovane, Fiorentina immatura, costruita con poco tempo a disposizione, ma…domenica hanno fallito per primi proprio i giocatori di esperienza. Se Castrovilli può mettere sul tavolo il suo altissimo rendimento medio (alla prima stagione in A), per Chiesa la situazione è diversa. È la storia del campioncino viola che si sta «intorcigliando», sta diventando un caso. Federico tace. È la decisione che ha preso dall’estate, quando il presidente Commisso lo ha estromesso dal mercato. Sul suo impegno non possono esserci dubbi. Federico è un professionista, lotta ma… sbaglia. Quando vede la squadra in difficoltà prova a risolverla da solo. E poi senza Ribery, sbaglia ancora di più. Si intestardisce. E fa errori che talvolta regalano pericolosissime ripartenze agli avversari. Insomma appare non sereno.