
Il ridimensionamento tecnico della Fiorentina è stato, forse, ancora più pesante di quanto si potesse pensare in estate. Nonostante i circa 70 milioni di euro spesi per costruire questa squadra ci sono pochi spunti e poche note liete da sottolineare sino ad ora. Regna incontrastata una mediocrità che sta lasciando la Fiorentina nella terra di nessuno in classifica (e non solo). Le partite regalano più sbadigli che sorrisi. La mediocrità dilagante passa attraverso tutte le componenti di questa Fiorentina, a partire dalla proprietà impalpabile, ad una squadra che gioca senza idee con un’evoluzione minima da agosto ad oggi. C’è da lavorare, dice Pioli, ha ragione, ma siamo a fine novembre e non si vedono certo grandi miglioramenti in campo. Con voglia ma senza idee, purtroppo, si va poco lontano.
Risultati che ad una prima occhiata potrebbero sembrare sorprendenti, come la sconfitta di Crotone, il pareggio contro la Spal, la sconfitta contro il Chievo, sono semplicemente la testimonianza che la Fiorentina è una squadra mediocre, appesa al sogno (o forse utopia) dell’Europa League, grazie a squadre come Milan e Torino che stanno facendo di tutto per mantenere i viola in odore di settimo posto.
Le attenuanti della squadra giovane e costruita alla fine del mercato (che in realtà è un aggravante per la società) cominciano a scricchiolare anche se forse l’errore più grande è di chi ancora spera di poter vedere nascere una Fiorentina che in realtà non esiste. Questa è una squadra mediocre che farà un campionato altalenante, prima si accetta questa verità e prima si capisce il cammino della Fiorentina.
Chiudiamo con una piccola parentesi di mercato: Torreira, centrocampista della Sampdoria che sta facendo benissimo in questa stagione e che ha quelle caratteristiche da regista e costruttore di gioco che mancano proprio alla Fiorentina, specie in un futuro senza Badelj. Ecco proprio Torreira sarebbe divenuto un giocatore della Fiorentina se i viola non avessero mandato via Pradè per riprendere Corvino. Difatti poi lo stesso Torreira (così come Praet) si sono accasati con Pradè alla Sampdoria.