
Prosegue su Fiorentina.it l’appuntamento settimanale con Il punto del ‘Ragazzo che gioca bene’. Le vicende viola viste, senza filtri, dall’occhio di Francesco Flachi.
Sabato sera un appuntamento non indifferente attende i viola. Come si affronta la squadra più in forma del campionato? Il Napoli va affrontato con una concentrazione diversa dalle altre partite perché se non sei concentrato e determinato rischi di fare davvero una figuraccia. In questo momento è la squadra che senza dubbio applica il miglior gioco in Italia. Quei tre là davanti sono devastanti, creano sempre azioni su azioni, sono bravi perché si muovono nei tempi giusti e quando nel calcio hai i tempi giusti, anche se fai sempre le stesse cose, non li prendi mai. Se li becchi nella giornata perfetta rischi di fare veramente una figuraccia come è successo al Torino.
La Fiorentina ha dimostrato di essere stata all’altezza nelle partite importanti quest’anno, quindi mi auguro che, nonostante le assenze importanti, riescano a fare una grande partita. La speranza è l’ultima a morire, c’è la possibilità di andare in Europa League e non disdegniamo questa competizione perché alla fine sarebbe un traguardo importante. Non penso che, da quello che stiamo vedendo per ora, i viola il prossimo anno lotteranno per qualcosa di più. E allora perché non provarci fino all’ultimo.
Una o due punte? In questo momento i nostri attaccanti stanno bene, quindi perché non sfruttarli insieme. Se andiamo a vedere anche la gara di sabato contro la Lazio la difesa e il centrocampo non hanno fatto benissimo e l’attacco è stato il reparto che ha risolto la partita. Se però la scelta dovesse ricadere sulle due punte secondo me sarebbe opportuno coprirsi portando da tre a quattro gli uomini sulla linea di difesa. Magari schierando un 4-4-2, rimanendo più coperti, cercando di sfruttare gli esterni che la Fiorentina ha, come Chiesa, Tello o lo stesso Bernardeschi, che con le due punte può anche giocare in quella posizione..
Siamo quasi alla fine della stagione e si può iniziare a tirare una linea su quelli che sono state le prestazioni degli acquisti dei viola nell’ultima sessione di mercato estiva. Ad oggi quella della scorsa estate non può essere certo considerata una campagna acquisti positiva. Prevalentemente hanno giocato i giocatori che già erano in rosa. In alcune situazioni non so se sia colpa di Sousa o dei giocatori. Spesso questi ultimi hanno giocato fuori ruolo e non hanno fatto bene. A volte la qualità di un calciatore si vede anche dalla sua capacità di adattarsi ad altre posizioni. Altre volte è il tecnico che deve essere capace di tirare fuori il meglio dai suoi uomini. Però ecco se devo dirne uno che mi ha impressionato, ecco faccio fatica. L’unico “acquisto” positivo di questa stagione dei viola è stato Chiesa, preso direttamente dal settore giovanile. Con il nuovo allenatore, è successo tante volte nel calcio, gli occhi sono diversi, così come le valutazioni e le scelte, c’è più competizione e ci sta che le carte in tavola possano comunque cambiare.
Intanto iniziano a scatenarsi le prime voci di mercato e il principale indiziato a partire pare Kalinic. Se dovesse partire ovviamente dispiace, perché è un buon giocatore. Però vedendo il Babacar di quest’anno non ci sto male sinceramente. Se con la sua vendita si possono portare in cassa dai 25 ai 30 milioni non faccio drammi, perché ho un Baba che nonostante tutto, dalla panchina, è andato in doppia cifra. E farlo dalla panchina è un segnale importante. Si è allenato bene e si è visto quando è stato chiamato in causa. Con i soldi della cessione del croato si avrebbe poi la possibilità di rinforzare la squadra nei settori dove più serve, in primis la difesa.