
Il percorso di crescita per adesso premia i viola che hanno preso Lafont anziché Meret. Domani saranno di fronte
Doveva essere l’ex Udinese il numero uno della Fiorentina. Ma poi, le vie del mercato, hanno portato in viola Alban Lafont e Meret al Napoli. Non è una novità che il dg viola Pantaleo Corvino avesse inseguito a lungo il classe 1997 udinese, con offerte ripetute sulla base del prestito con diritto di riscatto a poco meno di 20 milioni di euro. Cifre altissime. E valutazioni differenti. Per il club viola il cartellino di Meret valeva tra i 18 ed i 20 milioni, per l’Udinese almeno 25. Ed infatti, alla fine, il Napoli l’ha spuntata andando ad offrire quasi 30 milioni aggiudicandosi l’estremo difensore. Poco male. Trattativa lampo della Fiorentina per Lafont, 8,5 milioni al Tolosa, e cambio della guardia, per un terzo di esborso, ed un prospetto tra i più interessanti del calcio europeo con una carta d’identità che recita 1999. D’altronde Meret aveva solamente una ventina di presenze in Serie A, troppo poche per legittimare un esborso così alto. Praticamente il più alto di sempre nell’era Della Valle.
Il resto è storia di campo. L’infortunio rimediato pronti via dall’italiano ne ha sicuramente frenato l’ascesa. Tanto da costringere il Napoli ad andare a prendere anche Ospina. E fin qui, Meret, ha collezionato solamente 7 presenze tra campionato e coppa Italia, mentre in Champions non ha mai giocato. 7 presenze con 6 gol al passivo, per 3 gare con clean sheet. Risultati con lui in porta: 5 vittorie, 2 ko. Ed una sensazione: il potenziale c’è, ma ancora, causa infortuni, non è riuscito a ripagare a pieno l’investimento fatto da ADL e dal Napoli.
Dall’altra parte Lafont. La sua titolarità in discussione non è mai stata. Fuori solamente dopo un problema fisico, con una concorrenza di Dragowski pressoché inesistente nelle gerarchie. 22 presenze, per 24 reti subite. 7 gare col clean sheet. E qualche sbavatura e difetto di troppo sul quale deve continuare a lavorare. Come sulle uscite o sui rinvii e sul gioco con i piedi. Ancora punti deboli del giovane francese che però continua la sua ascesa.
Tanto che nelle passate settimane sono stati diversi gli accostamenti di mercato per Lafont. Inter su tutte per il post Handanovic. E la valutazione, ovviamente, è schizzata in su. Plusvalenza garantita, dunque (anche se ai più non interesserà e/o piacerà, questo è il calcio di oggi. Soprattutto nella politica viola, con la speranza che Lafont possa essere il numero uno a lungo della porta gigliata). Cosa che al momento non si può dire per Meret.
E sabato saranno di fronte. Chi la spunterà? Per il momento, l’investimento maggiormente riuscito, pare essere stato quello fatto da Corvino e dalla Fiorentina. Anche se di tempo, per crescere, ancora, ne avranno entrambi. E tanto, a giudicare dalla carta d’identità.