
Una calda e lunga estate per Pantaleo Corvino. I casi Bernardeschi e Kalinic, le probabili cessioni onerose, una mezza rivoluzione e una squadra forse da ricostruire. Con tanti titolari da inserire. Ma anche diversi giovani da gestire. Prospetti futuri o ragazzi non ancora pronti per vestire la maglia viola. Sono 18 i giocatori che rientreranno a fine giugno dai prestiti stagionali. Al netto di riscatti/controriscatti che potranno cambiare le carte in tavola in queste settimane.
Il primo nome è di un ‘non giovane’, ovvero Matias Fernandez: 31 anni compiuti da poco, appena 13 presenze in stagione nel Milan. Riscatto in favore dei rossoneri per circa 1 milione e contratto con i viola che scade tra un anno. Un’annata non positiva per il cileno tornato con Montella, ma finale in crescendo. Prospetti diversi dalla Serie B. Lorenzo Venuti (’95) è tra le note più positive: 39 gare stagionali, con il suo Benevento si gioca l’incredibile promozione nella finale playoff con il Carpi. Titolare fisso sulla fascia destra, potrebbe essere un innesto di prospettiva anche in prima squadra viola. Poi c’è Jacopo Petriccione (’95): una salvezza ottenuta in extremis con la Ternana, 37 gare totali e un ruolo centrale nella mediana umbra. Anche per lui voto positivo.
Le ombre dalla B arrivano invece da Ricardo Bagadur (’95), con appena una presenza nel Benevento tra problemi fisici e gerarchie difficili da scalare; Luca Lezzerini (’95), appena una presenza da gennaio nell’Avellino; e Jaime Baez (’95), l’uruguaiano che bene aveva impressionato a Moena ma che allo Spezia ha raccolto appena 9 gare da titolare (26 totali) e spesso insufficienti.
Scendendo in Lega Pro, le migliori impressioni le hanno destate Luca Zanon (’96) e Andy Bangu (’97). Il primo, esterno difensivo, ha giocato spesso terzino ma anche laterale a tutta fascia nella Pistoiese, con 23 presenze totali (un infortunio in inverno a minare la sua stagione, comunque positiva). Il secondo, centrocampista, ha raggiunto la salvezza con la Reggina, trascinando spesso i calabresi con le sue giocate in mezzo al campo: 35 presenze e 6 gol totali, 2° miglior marcatore della Reggina.
Spesso bene anche Marco Berardi (’96), ma l’annata con il suo Tuttocuoio resta segnata per la retrocessione in D dopo il playout contro il Prato: 34 presenze e 2 gol per lui. Poca continuità per Simone Minelli (’97), che con l’Albinoleffe ha raccolto appena 7 presenze da titolare (26 totali), per poi saltare sfortunatamente anche il Mondiale U20 per infortunio. Rendimento a corrente alternata invece per Amidu Salifu (’92) con il Mantova (29 presenze), mentre poco spazio per Saverio Madrigali (’95) e Nicolò Gigli (’95) rispettivamente con Cosenza (7 presenze) e Matera (12 presenze). Sfortunata invece l’avventura dell’ex portiere titolare della Primavera Artem Makarov (’96) al Taranto, con una sola presenza ad inizio stagione prima di un grave infortunio.
All’estero, invece, buona stagione per Ante Rebic (’93) con l’Eintracht Francoforte: primi mesi difficili, poi una titolarità quasi inamovibile con 28 presenze e 3 gol, fino alla finale di Coppa persa contro il Borussia Dortmund. Revitalizzato anche Kevin Diks (’96), che da gennaio ha giocato 11 gare di campionato con il Vitesse più la storica vittora della Coppa olandese (con assist in finale). Ha giocato praticamente sempre, ma con rendimento non proprio altissimo, Steve Beleck (’93) in serie B turca: 35 gare e 5 gol per la punta che arrivò in viola con la seconda metà di Cuadrado. Non benissimo anche Andres Schetino (’94), che al Siviglia B era partito bene per poi finire quasi sempre in panchina da novembre in poi (18 gare totali). Infine, Gilberto (’93), che ha iniziato la stagione al Latina in Serie B (9 presenze, poco incisivo) per poi tornare in Brasile, al Vasco da Gama: qui il percorso fino alla finale di Taca Rio, poi persa, e l’inizio della Serie A brasiliana. L’esterno, in ogni caso, resterà al Vasco fino al 31 dicembre 2017.