
Per il giovane spagnolo (classe 2000) la Fiorentina ha pagato una clausola rescissoria di due milioni al Mallorca
Appuntamento dopo la tournée in Germania e Olanda, quindi nella seconda settimana di agosto, quando Pioli farà il punto insieme a Corvino sulle potenzialità da trattenere in prima squadra.
Come riporta il Qs-La Nazione, fra i nati nel 1999/2000 se la giocano Sottil e Montiel, perché intorno a Vlahovic è già stato già disegnato il ruolo di vice Simeone (e per questo Gori è stato ceduto in prestito al Foggia).
Pronostico? Oggi molto Montiel appare in vantaggio sul figlio d’arte Sottil, anche se non saranno solo le qualità tecniche a spianare la strada all’eventuale prescelto. Perché Pioli e il suo staff hanno valutato – e stanno valutando – più parametri per disegnare l’identikit completo di un rinforzo all’altezza dei titolari: ovviamente la potenzialità, ma anche l’impegno quotidiano, la capacità di adattamento, il carattere, la personalità, il rapporto con lo spogliatoio, la resistenza allo stress.
Montiel per ora ha voti altissimi in quasi tutte le «materie» – Pioli gli ha chiesto più determinazione nei contrasti e nella chiusura degli spazi – e sbuca come quasi predestinato dopo il ritiro di Moena.
SUBITO INTEGRATO. I compagni hanno apprezzato gli esercizi di stile dello spagnolino, che poi tanto «ino» non è (1 metro e 77, profilo esile), spingendolo verso lo status di migliore sorpresa moenese: non solo tecnica fine a se stessa sull’esterno e la trequarti, ma anche promettente scelta di tempi e spazi, lettura delle situazioni nell’area fitta, capacità di velocizzare l’azione con gli scambi o i blitz rapidi in profondità.
In quelle vertigini ci si butta con coraggio e istinto, Montiel probabilmente li ha entrambi. Lampi da contestualizzare per difficoltà ridotta nelle partitelle o contro le squadre dilettanti incrociate in ritiro, ma anche a Duisburg contro il Fulham – squadra di Premier – s’è capito che con quella stoffa si possono confezionare buoni vestiti.
Pioli non si sbilancia, anche Sottil ha qualità che ispirano sebbene l’esterno sbarcato dalla Primavera abbia mostrato progressi solo parziali nella fase di copertura, soprattutto per attitudine al sacrificio.
I TEMPI GIUSTI. Montiel non è certo un interditore, la scelta del tempo però non s’insegna e lui la possiede anche quando non attacca e fa barriera in chiusura.
Le qualità sofisticate però sono altre. la Fiorentina è riuscita a precedere molti club spagnoli – fra questi il Real – pagando con un blitz la clausola rescissoria fissata dal Mallorca: 2 milioni cash in un’unica rata, operazione finanziaria impostata e chiusa il 14 giugno, con annuncio sul sito ufficiale viola il giorno successivo.
C’è un retroscena: per anticipare la concorrenza i genitori di Montiel furono invitati a Firenze da Corvino, che l’11 giugno in un incontro riservato nel centro sportivo «Davide Astori» li convinse che quello fiorentino sarebbe stato il miglior percorso di crescita per loro figlio.
Dopo l’ok, subito il blitz per pagare la clausola rescissoria. Due milioni sono tanti, ma se il ragazzo non sprecherà il suo talento un giorno potrebbero sembrare pochissimi.